Attività 2.10 Metodi innovativo-sperimentali per la valutazione del sistema "bene culturale-ambiente-biota"
Il gruppo di ricerca integrato Università di Palermo ed Università di Bologna è impegnato negli ambiti di sperimentazione tra cui: le strutture museali della Curia Arcivescovile di Palermo (Museo Diocesano, Cattedrale) ed il Museo d'Arte di Ravenna, Mausoleo di Teodorico della città di Ravenna.
Quindi, sono state acquisite tutte le informazioni inerenti l'anamnesi storica del monumento, i dati relativi al macroclima
acquisiti in precedenti studi; informazioni riguardo interventi di restauro effettuati.
Di ciascun ambiente espositivo, è stata acquisita la documentazione storica e artistica ed effettuata la raccolta delle
informazioni tecniche e strutturali degli ambienti, oltre al monitoraggio (puntuale e transitorio) sia dell'ambiente
mediante termoigrometri elettronici (misurazione temperatura e umidità relativa), Luxmetri (misurazione
dell’illuminamento). prelevatori portatili di polveri sospese totali e polveri sottili (PM2,5 - PM10).
Monitoraggio puntuale propedeutico per l'attivazione del sistema in continuo, che prevede:
• Sensori ambientali, tipo Hobo, per Temp., U.R., illuminazione
• Sonde a contatto per temperatura; Sistema shuttle equipaggiato con relativo software per la gestione dei dati
Inoltre, di ciascun ambiente è stata redatta una scheda in cui sono riportati: l'attuale destinazione d’uso, le
caratteristiche geometriche e costruttive della sala, tipologie di opere e materiali costitutivi dei manufatti in esso
conservati, la tipologia e numero di infissi, impianti di illuminazione, di climatizzazione, antincendio e antiintrusione.
Dei manufatti di ciascun polo museale, scelti come oggetto di studio è programmato il controllo delle alterazioni
superficiali mediante mediante:
• Sistema di acquisizione nell’ultravioletto (UV) per la rivelazione di determinate sostanze e di precedenti
interventi;
• Apparecchiature riflettografiche nell’infrarosso (rivelazione di disegni preparatori e falsificazioni)
• Multi Spectral Imaging System (MUSIS) (analisi di immagini in frequenze dall’ultravioletto all’infrarosso)
• Videomicroscopio ad analisi di immagine (analisi di tipo qualitativo e quantitativo in relazione a fenomeni di
alterazione/degradazione)
• Colorimetro-spettrofotometrico (qualificazione e quantificazione di eventuali fenomeni di alterazione
cromatica)
• Spettrometro di fluorescenza a Raggi X (determinazione degli elementi chimici costituenti i materiali).
Le colonizzazioni di origine biologica, presenti sulla superficie dei manufatti, sono campionate mediante metodologie
diverse, in relazione alle caratteristiche della superficie (liscia, irregolare) e ai materiali (organico, inorganico) che la
compongono.
Per il campionamento del particellato presente nell'aerosol delle sale espositive delle strutture museali sono stati
predisposti specifici protocolli tecnici adatti agli strumenti utilizzati.
Poiché in alcuni dei manufatti di natura organica presenti nel polo museale della cattedrale di Palermo è stata evidenziate la presenza d i infestazioni da insetti, sono stati prelevati i relativi campioni del rosume sia per la definizione, su base morfologica delle specie presenti sia per constatare se all’attacco e in atto. Inoltre, sarà valutato in possibile ruolo delle specie di insetti nel veicolare specie microbiche. E' previsto l'uso di specifiche trappole per insetti xilofagi.
L'identificazione e caratterizzazione delle specie microbiche, riveste un ruolo importante sia per definire il potenziale bio-deterioramento dei manufatti, sia per il rivelare il potenziale rilascio nell'aerosol ambientale di macromolecole nocive per la salute di opera tori e fruitori.
Inoltre, come riportato dalla letteratura scientifica specialistica, vi è una stretta correlazione tra colonizza zioni microbiche e parametri ambientali, quindi un monitoraggio bassato sulla valutazione dei parametri chimici, fisici e biologici è indispensabile per una corretta conservazione e fruizione dei manufatti.
L’Università della Calabria ha focalizzato l’attenzione su uno dei processi di degrado più ricorrenti all’interno dei materiali lapidei, ovvero la cristallizzazione salina. Tale processo si verifica quando una soluzione ricca in sali penetra all’interno di una struttura porosa di un dato materiale lapideo, generando fenomeni di alterazione e degrado.. In particolare, è stato eseguito uno studio sperimentale volto a simulare e studiare accuratamente i processi di degrado dovuti a cristallizzazione salina su alcuni materiali dii natura calcarea provenienti dalla Sicilia Sud Orientale (dalla Valle di Noto) ampiamente utilizzati nell’edilizia storica barocca. Uno degli obiettivi è quello di studiare il comportamento dei materiali in questione, sotto ponendoli a degrado accelerato causato dalla cristallizzazione salina di uno dei Sali più frequenti in natura, ovvero la thenardite [Na2SO4] e la mirabilite [Na2SO4•HH2O] al fine di qualificare e quantificare tale processi di degrado. La realizzazione della prova è avvenuta seguendo alcune indicazioni riportate nella norma europea UNI EN 12370 In particolar modo, dopo aver caratterizzato i campioni con le tecniche classiche quale l’analisi minero-petrografica, è stata posta l’attenzione sulle caratteristiche porosimmetriche, per verificare una correlazione tra il degrado causato dal fenomeno di cristallizzazione salina e le pressioni di cristallizzazione che si sviluppano nei pori durante tale processo. Infine mediante colorimetria spettrofotometrica, si stanno registrando le diverse variazioni cromatiche dei materiali correlati al processo di cristallizzazione salina, metodo innovativo in fase diagnostica che potrebbe permettere eventualmente la correlazione tra presenza di sale sulla superficie di un dato manufatto lapideo e variazione cromatica.
E’ dunque stato effettuato il monitoraggio termoigrometrico, illuminotecnico e delle polveri sottili degli ambienti e dei manufatti presenti nei siti di Palermo e Ravenna, quali la sala del Borremans del Museo Diocesano di Palermo, la cripta della Cattedrale di Palermo, il Mausoleo di Teodorico in Ravenna.