Attività 5.10 Un Sistema software per la fruizione avanzata in modalità GIS dei Beni Culturali presenti nel modello relazionale unificato


Tra le principali attività vi è stata quella della individuazione e verifica del database geografico da utilizzare per l’implementazione del software. E’ stata effettuata una verifica della copertura dei requisiti richiesti dal progetto e delle funzionalità offerte dal database geografico.

La scelta si è indirizzata sull’utilizzo di Geoserver: un server web che permette di visualizzare, inserire e modificare dati geografici (e quindi dati spaziali in genere) tramite interfaccia web o client. Mediante GeoServer è possibile pubblicare e modificare dati spaziali utilizzando standard open source. E’
possibile rendere disponibile l’informazione spaziale in un ampia varietà di formati di mappe / immagini , o dati geospaziali. Le funzionalità vengono rese disponibili tramite richieste http , in modo tale da poter realizzare sistemi GIS sia su una singola macchina, sia su rete locale e sia in remoto.
Inoltre, sono disponibili funzionalità di gestione delle transazioni che rendono possibile un editing condiviso dei dati.
GeoServer e` l’implementazione di riferimento degli standard Open Geospatial Consortium (OGC) Web Feature Service (WFS) e Web Coverage Service (WCS), nonchè conforme Web Map Service (WMS) certificato con alte prestazioni. GeoServer costituisce una componente di base del Geospatial Web.

I dati sono mostrati come immagini veloci e sicure utilizzando il protocollo WMS. Poichè il dato è mostrato come un’immagine il dato è completamente salvo e sicuro. A meno di non digitalizzare il dato, non c’è nessuna possibilità che il dato venga sottratto.

Un client WFS può scaricare i dati vettoriali e usarli per mapping, analisi spaziale ed altre operazioni. Inoltre, se autorizzato, l’utente può modificare il dato e mandarlo indietro al server per aggiornare il dato conservato utilizzando il protocollo WFS-T.

Un client GIS può richiedere il dato raster reale per l’uso nell’analisi spaziale. Questo permette all’utente di creare applicazioni che possono modellare i processi descritti dai propri dati.

L’interfaccia di fruizione dei dati dovrà essere in grado di consentire interrogazioni geometriche avanzate e di incrociate i vari layer disponibili in modo da ottenere le informazioni georeferenziate in base a query spaziali quali ad esempio:

  • distanza da un punto;
  • vicinanza ad un percorso/rotta/itinerario;
  • ricerche più raffinate che usino le funzioni di distanza, intersezione, contenimento, ed altre caratteristiche
  • spaziali.