Metodologie e tecnologie integrate per la diagnosi

In un progetto di intervento la fase di diagnosi ricopre un ruolo sempre più cruciale. L’obiettivo della fase di diagnosi è proprio quello di circoscrivere nel tempo e nello spazio un determinato fenomeno di degrado, di misurarlo al fine di individuare le azioni giuste in fase di recupero. Il progetto è centrato sulle ultime frontiere della diagnostica, ovvero tutti gli approcci che vedono coesistere l’analisi della materia integrata con tecniche innovative e non distruttive come quelle basate su imaging. Un punto cruciale è proprio l’integrazione di una molteplicità di dati diagnosti, al fine di estrarre informazioni utili alla creazione una mappa del rischio, sia a livello del singolo oggetto di studio che in maniera aggregata su scala territoriale, regionale, nazione e transnazionale. Tale mappa diventa informazione fondamentale in input ad un processo decisionale che miri alla destinazione di risorse economiche in modo sempre più efficace e consapevole. L'obiettivo specifico e strategico è la realizzazione di strumenti portatili e non per la diagnostica delle opere d’arte fondamentalmente non manipolativa, non invasiva, non distruttiva al fine di migliorare la loro conoscenza materica e soprattutto la loro conservazione. Ciò può realizzarsi in maniera più efficace attraverso lo sviluppo di metodologie-tecnologie integrate che consentano di acquisire una visione globale dello stato materico di un’opera. Insieme con metodologie e tecnologie già in uso, vengono messi a punto strumenti diagnostici già presenti sul mercato ma non impiegati – o solo parzialmente – nelle diverse e complesse problematiche di carattere tecnico-materico-conservativo del settore dei beni culturali. Sono oggetto di esame e di applicazione beni collocati in ambienti sia esterni sia confinati, intervenendo situazioni e condizioni ambientali diverse e, quindi, interazioni altrettanto diverse fra agenti, fattori ambientali e manufatti. Ci si riferisce a manufatti di diversa tipologia chimico-merceologica e in particolare a reperti etnici, fondamentalmente di materiale ligneo, per i quali la sperimentazione relativa alla composizione, provenienza e valutazione dello stato di conservazione e originalità è praticamente inesistente. Le tecnologie proposte nell’OR sono diverse ed in ogni caso riconducibili ad indagini: chimico/fisiche, ottiche, software.

Attività dell'OR 2