Metodologie e tecnologie a supporto di processi di restauro, recupero e consolidamento

Lo sviluppo e la messa a punto di materiali innovativi specificatamente concepiti per le applicazioni di restauro edilizio, lo sviluppo di codici, la definizione di regole e criteri di progettazione e di linee-guida per una corretta messa in opera, rappresentano, congiuntamente, un elemento chiave per l’affermazione dell’innovazione tecnologica nelle tecniche di restauro, con tutti i connessi benefici economici e di qualità. Nel presente progetto è fortemente presente il binomio Conservazione- Innovazione, il cui connubio va interpretato con l’obiettivo di elevare la capacità di resistere e la funzionalità dei manufatti esistenti operando comunque nel significato della salvaguardia del bene storico-architettonico. Requisiti fondamentali delle tecniche da sviluppare, trattandosi di beni culturali, sono la reversibilità e la bassa invasività, senza trascurare requisiti prestazionali legati alla cantierabilità, riciclabilità e sostenibilità economica ed ambientale. A tal proposito, è opportuno evidenziare che lo sviluppo di materiali avanzati quali i compositi fibrorinforzati (FRP) offre una serie di vantaggi che non possono essere trascurati in un paese che, come l’Italia, vanta la presenza di un patrimonio architettonico di alta valenza. Gli FRP, infatti, sono immuni da corrosione elettrochimica, adattabili alle superfici curve (archi, volte) e, soprattutto, rimovibili, per cui garantiscono la reversibilità dell’intervento ed il funzionamento originale della struttura. Tipicamente l’impiego di tali materiali è realmente fattibile se si utilizzano opportune metodologie di impiego che fanno parte integrante della progettazione del materiale stesso. Tali metodologie saranno studiate nel progetto e tradotte in strumenti software di semplice utilizzo per i progettisti e gli applicatori. Una famiglia interessante su cui si lavorerà sono i materiali compositi multifunzionali in cui si possono associare, ad esempio, prestazioni di tipo meccanico e contemporaneamente di tipo sensoristico (misure di deformazioni, temperatura, etc..). Parallelamente, nel progetto saranno studiate e validate delle malte innovative caratterizzate da una migliorata durabilità e compatibilità con i substrati murari, rispetto a quelle attualmente disponibili sul mercato. Ci si prefigge di contribuire alla risoluzione di due problematiche particolarmente dibattute ma comunque sempre attuali rappresentate dall’impiego del laser per la pulitura e dei prodotti per il consolidamento di strutture architettoniche e monumentali: pulitura e consolidamento costituiscono fasi operative importanti nell’ambito dell’intervento di restauro dei manufatti lapidei di interesse storico. Essi, infatti, debbono rispondere ad un tempo non solo a requisiti di “efficacia” e “non pericolosità” per il bene e il biota ma anche, per quanto riguarda i prodotti consolidanti, a caratteristiche di compatibilità con i materiali sui quali sono impiegati, di reversibilità, di durabilità. Le soluzioni sviluppate saranno quindi validate sul campo mediante l’applicazione su alcuni siti pilota di particolare rilevanza e significatività storico-culturale.

Attività dell'OR 3