Attività 2.12 Tecnologie SW per la misura e l'evidenza del rischio al fine di definire le priorità di intervento


La ricerca verterà su un’analisi iniziale del dominio applicativo per ricavare i requisiti utili alle
tecnologie software per la misura del “Rischio”.
Durante la fase di analisi studio e approfondimento si acquisiranno, quali elementi al contorno, le
normative ed i vincoli vigenti in materia al fine di rispettarne i presupposti di legge.
Verranno studiati tutti i beni censiti, monitorandone anche lo stato di degrado, analizzati tutti i
possibili piani di pronto intervento per evitare che importanti tesori artistici e monumentali vadano
perduti o distrutti in caso di fenomeni naturali come terremoti, inondazioni e frane.
Utilizzando l’approccio “Sistemico” e avvalendosi della metodologia di System Dynamics
(Dinamica di Sistemi) si effettuerà un’analisi puntuale del processo del “Rischio” nel contesto. Tale
analisi si prefigge innanzitutto di comprendere meglio l’influenza di tutte le variabili quantitative e
qualitative che, nel tempo, impattano nella diagnosi del degrado, nelle azioni di conservazione,
nella cura del trasporto e quindi in generale nella gestione globale dei beni culturali in interazione
con l’ambiente e territorio. Verrà costruito e implementato un modello dinamico del processo del
“Rischio”, utilizzando una adeguata piattaforma di sviluppo software, mettendo in evidenza tutti i
parametri/indicatori identificati nella fase di analisi. Il modello, sviluppato e calibrato sulla realtà
contestuale, potrà essere utilizzato sia per rappresentare l’evoluzione dello stato del processo in
esame senza specifici interventi (stato “as is”), sia per permettere ad effettuare una serie di
simulazioni creando scenari alternative (stato “to be”) e quindi consentirà di fornire elementi di
supporto (p. esempio costi e benefici) nella valutazione e conseguenze delle diverse decisioni di
intervento.
Per svolgere le attività sopra descritte e quindi conseguire gli obiettivi prefissati è presente nel
gruppo di lavoro una conoscenza approfondita sia di “System Thinking” per effettuare un’analisi
“Sistemica” del processo, sia della metodologia System Dynamics (Dinamica di Sistemi) necessaria
per la costruzione di modelli dinamici.
Inoltre è patrimonio comune di tutto il gruppo, la vasta esperienza dell’attività di analisi di rischio
in diversi contesti.
Si dovrà disporre di (acquistare) una piattaforma software adeguato sia per l’organizzare, elaborare
e gestire tutti i dati che dovranno essere acquisti, sia per la costruzione di modelli e quindi per la
gestione delle simulazioni.
Per verificare e validare la metodologia System Dynamics (Dinamica di Sistemi) sarà effettuata una
comparazione dei risultati con quelli ottenibili utilizzando strumenti adeguati, che possono essere
individuati nel paradigma computazionale degli Automi Cellulari. Essi permettono di soffermarsi su
livelli di descrizione del fenomeno (sia in termini di grado di astrazione, sia in termini di scala)
attraverso la discretizzazione dello spazio/tempo, laddove il sistema evolve sulla base di interazioni
locali e dei loro componenti elementari. Gli AC sono un paradigma di calcolo parallelo, appropriato
alla modellizzazione e simulazione di sistemi dinamici complessi, la cui evoluzione dipende
fondamentalmente da interazioni locali delle parti componenti.

Tipologia Attività: Ricerca e Innovazione

Partner Responsabile: TERIN

Partner coinvolto: Unical

Risultati :report/framework

Sede: Brindisi,Cosenza